Seguire Cristo vale la pena, parola di Fra Pasquale | Aficionados
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- 19 set 2023
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di Redazione

Sabato 16 Settembre alle ore 11:00 nella Parrocchia di Santa Maria Maddalena di Morano Calabro (CS), Fra Pasquale Maria Coco ha emesso la sua prima professione religiosa temporanea. Tutti conosciamo Pasquale e chiunque in questi anni conoscendolo ha avuto la percezione di essere dinanzi alla dimostrazione di come Dio «scrive dritto sulle righe storte tracciate dagli uomini». Oggi c’è Fra Pasquale, creatura nuova nata in Dio mediante la vocazione monastica, e come provoca la mia vita?
Quello che è accaduto in questi giorni non deve limitarsi alla cornice sentimentale dell’amico fraticello gentile e disponibile con tutti. Sarebbe l’ennesima perdita di tempo. Ciò che interessa a noi è capire cosa c’entrano questi giorni con la nostra vita. Pasquale in questi anni ha mollato tutto. Quando aveva appena diciotto anni ha deciso di mollare i suoi amici, i suoi affetti, la sua Parrocchia a cui era tanto legato, per vivere quest’esperienza di noviziato e gli è stato chiesto un distacco totale. Davanti alla radicalità di una vita improntata al silenzio e alla preghiera, il sentimentalismo va a farsi benedire, soprattutto quando a scegliere questa vita è un ragazzo di appena diciotto anni a cui il mondo impone di vivere la vita tra piacere e spensieratezza. «Quant’è bella giovinezza /che si fugge tuttavia! / Chi vuol esser lieto, sia: / del doman non v’è certezza.» recitava così l’incipit della Canzona di Bacco di Lorenzo De’ Medici. Perfetta sintesi di ciò che ci chiede il mondo: godersi la giovinezza tra i piaceri spensierati perché tanto del domani non c’è alcuna certezza. Pertanto un scelta come quella di Fra Pasquale è una scelta che cozza con il pensiero del mondo. Ma Fra Pasquale è lì a ricordarci che c’è una certezza, del domani ma soprattutto del presente: si chiama Gesù Cristo. La scelta di Fra Pasquale ricorda a tutti noi che seguire Cristo vale la pena, perché davanti al sacrificio di mollare tutto, Dio te ne restituisce il centuplo. Quanto stiamo dicendo non ha nulla di irragionevole, perché la ragionevolezza dell’esperienza di Fra Pasquale sta proprio nell’essersi imbattuto durante la sua vita nel volto di quel Cristo che ha percepito essere il compimento della sua vita. La soddisfazione del suo desiderio di felicità. Lo ha incontrato attraverso il volto di chi gli è stato accanto durante la sua infanzia, nel volto dei sui Aficionados, e delle persone che Cristo stesso ha deciso di mettergli accanto, fino a maturare la decisione di donare tutta la vita a quel Cristo che, nonostante le tante difficoltà, gli ha sempre riempito la vita del Suo amore. Quello che abbiamo appena descritto può essere racchiuso in una parola: vocazione. La vocazione è quel sì a Cristo, a donare tutta la tua vita nella forma che Lui ha scelto, con esperienze che spesso contrastano le logiche umane a cui siamo abituati, ma per lo stesso motivo è ancora più forte il richiamo di questi nostri amici alla Verità.
Viva Fra Pasquale!

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