Mozione contro la Chiesa: ‘Abolizione dell’ora di religione’
- Aficionados
- 17 giu 2019
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Articolo di Leonardo Frascaria

A 90 anni dal Concordato tra Vaticano e Stato Italiano (Patti Lateranensi) che riconosceva l’insegnamento della religione cattolica nel sistema scolastico italiano, le associazioni e partiti laicali preparano un brutto attacco alla Chiesa Cattolica, con una mozione da portare in Parlamento dalle conseguenze deleterie.
Qualche giorno fa’ è giunta notizia di una mozione da portare in Parlamento, firmata da Emma Bonino (+Europa), Roberto Rampi e Tommaso Cerno (Pd), Maurizio Buccarella, Elena Fattori e Matteo Mantero (M5S), Loredana De Pretis (Leu) e Carlo Martelli (gruppo misto). La mozione prevede l’abolizione dell’ora religione nella scuola per sostituirla con un’ora di educazione civica, in secondo luogo prevede di avviare con la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) la procedura per rivedere i criteri di ripartizione dell’otto per mille, revisione delle norme sull’Imu degli immobili della Chiesa e dare attuazione alla recente sentenza della Corte europea per il recupero dell’Ici non pagata dalla Chiesa negli anni passati. Il primo punto è di carattere spirituale e culturale, cancellando il cattolicesimo nella formazione scolastica dei giovani italiani, gli altri tre punti sono di carattere economico costituendo un vero colpo fatale per le casse del Vaticano. Nel testo è inoltre spiegato il motivo di questo duro attacco alla Chiesa: “Tutti questi privilegi per la Chiesa Cattolica contrastano con la crescente secolarizzazione della società italiana dove i cattolici praticanti sono circa il 30% della popolazione e scendono al di sotto di questa percentuale tra i giovani”. Premettendo che in Italia, secondo il rapporto Eurispes del 2016, i cattolici sono al 71,1% e quelli praticanti al 25,4%, di queste percentuali fanno parte intere famiglie che hanno scelto in maniera libera e facoltativa l’insegnamento della religione cattolica (non obbligatoria nel sistema scolastico italiano), per un totale quasi del 90% della popolazione che si riconosce nell’identità cattolica; una percentuale molto più ampia del 30% come afferma il testo. Ma è interessante notare come la proposta sia stata portata avanti da quelli che la CEI aveva designato come i ‘’paladini della lotta contro Salvini’’, sarà ancora più interessante notare quale sarà la posizione di quei vescovi che hanno indicato al popolo in piena campagna elettorale di votare partiti con posizioni apertamente contro i Principi Non Negoziabili della Chiesa. Difenderanno l’ora di religione a costo di trovarsi sulla stessa linea di quei mostri ‘sovranisti’ di Giorgia Meloni o Matteo Salvini? (i quali per più volte si sono espressi a favore del cristianesimo come radice culturale della nostra Italia e della nostra Europa). Oppure ancora una volta si schiereranno tra le file di Emma Bonino insieme a quei partiti che tentano di distruggere la Chiesa, esaltando Papa Francesco come simbolo della lotta contro Salvini e non come Vicario di Cristo e capo della Chiesa Cattolica Universale? Sarà tutto da vedere.
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