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Immagine del redattoreAndrea Pari

LIETI NELLA PREGHIERA, DECISI NEL GIUDIZIO E SALDA SPERANZA | Aficionados

Riportiamo integralmente il giudizio del nostro amico Andrea Pari sulla vicenda di Indi Gregory. Anche davanti alla crudeltà dei giudici inglesi, ciò che salva Indi è quel Cristo che ha vinto la morte duemila anni fa, e che continua a salvare anche noi dalle nostre miserie. Restiamo saldi in questa speranza.

Nel nostro pluridecorato mondo occidentale si sta producendo una tale terribile ingiustizia (non la sola purtroppo) proprio a norma di legge, si potrebbe dire “in punto di diritto”. Una violenza, una ingiustizia che paradossalmente risveglia il desiderio di giusto, di vero, di bello, di libertà e di bene per noi e per questa bimba.


Alcune cose ora sono certe: quel dolore non va più perso, così come l’amore di quei genitori non andrà perso. Il potere che si erge a divinità, pretendendo di decidere della vita e della morte dei più indifesi, come spesso accade, ha fatto i conti senza l’oste. Il potere del mondo infatti non fa i conti col fatto che la morte è stata vinta e con la pienezza che ha portato nel mondo quel che accadde e continua ad accadere all’alba del giorno di Pasqua.


Il destino di quella bimba non è, come si crede, nelle mani del pover’uomo che è quel giudice, ma nelle mani ben più salde e amorevoli di Colui che è tutto quel che di più desiderabile ci possa essere per ognuno di noi.


Quindi si può andare avanti lieti nella preghiera, decisi nel giudizio e con salda speranza.


- Andrea Pari

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