Articolo di Leonardo Frascaria
Sotto gli occhi di tutti è la morte di Willy Duarte, ragazzo ventunenne di Colleferro brutalmente assassinato nella notte tra il 5 e il 6 settembre. Un episodio che ci lascia senza parole, ma che merita le giuste riflessioni.
E’ in corso un vergognoso dibattito politico: nuovamente si fa ricorso ad una presunta cultura fascista, basta vedere l’ultima della nota influencer Chiara Ferragni o quella di Alessia Morani, membro della Camera dei Deputati per il Partito Democratico.
Stabiliamo però dei concetti basilari: chi nel 2020 nella notte va in giro ad aggredire ragazzi proviene da un ambiente criminale e non da un ambiente fascista; chiunque poteva essere al posto di Willy, mentre cercava di difendere un amico da una violenta aggressione.
Qualcuno ne ha approfittato ancora una volta per fare una sporca campagna politica. Ma queste cose ci interessano poco, le lasciamo a chi non sa andare a fondo delle questioni. Noi cerchiamo di capire: dov’è il vero problema? A cosa ci richiama l’episodio di Colleferro?
In molti si sono scandalizzati della forza brutale con cui i 5 criminali si sono scagliati contro Willy. Massimo Giannini, direttore de ‘’La Stampa’’, con un tweet propone di abolire l’MMA (sport praticato dagli aggressori) poiché queste discipline sono praticate esclusivamente da delinquenti. Quelli più estremisti hanno anche condannato la ‘’virilità’’ definendola ‘’tossica’’ o ‘’maschismo’’.
A nessuno viene in mente che negli ultimi anni numerosi ragazzi non sanno più cogliere il senso della loro forza, e questo dipende ampiamente dall’educazione ricevuta: non si viene educati al buon uso della forza stessa. Il pericolo non è rappresentato dal culturismo o da quelle discipline sportive come la boxe, arti marziali, ecc. Ciò che spaventa è che nessuno osa spiegare più a questi ragazzi che per natura la loro forza ha uno scopo, ed è quello di difendere i più deboli, difendere le donne e i bambini. Gli uomini per natura sono fatti per la difesa dei più deboli, ma purtroppo se questo viene omesso e non adeguatamente insegnato, si finisce con l’avere sempre più ragazzi pronti a sfruttare la loro forza contro ciò che gli sta meno simpatico.
Altro che condannare la virilità, il problema è proprio la mancanza di quest’ultima! Da ciò hanno origine molti altri episodi di cronaca nera (vedi femmincidio). E’ fondamentale, per la nostra società, che venga impartita una sana educazione che porti a scoprire il fine ultimo di una tale dote, ed è altrettanto importante che i ragazzi siano richiamati a un giusto discernimento della loro natura di uomini. Coloro i quali hanno ucciso Willy non erano uomini, ma bambini cresciuti senza una giusta educazione, senza una buona dose di “no”, ma come loro ne esistono migliaia in Italia.
Lasciate pure che si pratichi MMA, che si vada in palestra, che si curi la propria forza, ma a tutto ciò occorre dare un senso, un giusto raziocinio, che abbia come criterio il proposito di metterla al servizio del prossimo e del più debole. Questi sono i veri uomini, e nella storia è sempre stato così,.
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