Articolo di Leonardo Frascaria
Ad una settimana dalle elezioni europee, tenutesi il 26 Maggio 2019, anche noi cattolici ci siamo recati alle urne avendo bene a mente il motivo per cui farlo: cercare di educare secondo gli insegnamenti della Chiesa che, sotto ogni punto di vista, conosce e risponde ai bisogni degli uomini nel modo più adeguato.
Ad una settimana dalle elezioni europee, tenutesi il 26 Maggio 2019, anche noi cattolici ci siamo recati alle urne avendo bene a mente il motivo per cui farlo: cercare di educare secondo gli insegnamenti della Chiesa che, sotto ogni punto di vista, conosce e risponde ai bisogni degli uomini nel modo più adeguato. Osservando i risultati: abbiamo la LEGA come prima forza politica in Italia, il Partito Democratico in ricrescita rispetto al ‘4 Marzo’, grande flop per il Movimento 5 Stelle, Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia che sbarca per la prima volta in Parlamento Europeo. Ne hanno dette tante, ne hanno dette troppe sul risultato di queste elezioni. A partire dal giorno seguente, non sono mancati gli attacchi dei ‘democratici’, ‘radical chic’, intellettuali e professoroni di sinistra. Anche noi in merito a queste elezioni abbiamo deciso di dare un giudizio: premettiamo che “la realtà è sempre positiva” perché la realtà è data da Cristo per qualcosa di più grande che avverrà dopo. Quindi anche la vittoria della LEGA e del leader Matteo Salvini non è un male, vedremo che cosa accadrà nell'avvenire. È bene ricordare che noi cattolici scegliamo un partito o un candidato seguendo dei criteri ben precisi: i Principi Non Negoziabili. Di conseguenza sembra pur ovvio che l’elettore cattolico abbia orientato il proprio voto sulla Lega o su Fratelli d’Italia, i cui leader hanno dimostrato un approccio diverso a questi principi. Il primo impegnato nel consacrare se stesso e tutta l’Italia al Cuore Immacolato di Maria e a baciare il Rosario in piazza Duomo a Milano davanti alla ‘’Madonnina’’, un gesto che ha fatto molto discutere, soprattutto tra i vescovi italiani che hanno dato vita ad una vera e propria guerra mediatica. Non sappiamo se Salvini lo abbia fatto con convinzione o per accaparrarsi i voti dei cattolici, ma, in questo momento storico, vedere un leader di partito che su un palco politico si rivolge al Cuore Immacolato di Maria è un fatto che riempie il cuore di commozione. Su quel palco con sole due parole semplicissime è stata recitata una preghiera alla Nostra Madre Santissima, una cosa che oggi difficilmente si può ascoltare da sacerdoti e vescovi troppo impegnati nelle omelie in difesa degli immigrati, parlando sempre meno di Gesù Cristo. La seconda, invece, impegnata nel difendere la famiglia naturale, la vita dal suo concepimento naturale fino alla sua fine e, se vogliamo, per molti ‘intellettualoidi’ troppo impegnata nel difendere l’Italia ed il suo ‘Made in Italy’. Ma è del tutto chiaro che un elettorato italiano cattolico non può orientarsi sul Partito Democratico poiché grande sostenitore dell’ideologia gender, unioni civili, utero in affitto, aborto, adozione a coppie omosessuali. Né tanto meno su +Europa di Emma Bonino, sostenitrice della legge 194. Alcune fonti riportano anche che Emma Bonino (considerata una ‘’venerabile donna’’ da alcuni) abbia praticato aborti su migliaia di donne con pompe di bicicletta. Una cosa abominevole! Sarebbe stato assurdo andare a votare un’ ‘assassina’. Oppure un Luigi di Maio che definisce i cattolici presenti al ‘Congresso di Verona’: ‘’…fanatici…’’ e ‘’…cretini…’’. Ma tutto ciò ai grandi ‘democratici’ di sinistra non è andato giù. Per il politicamente corretto “c’è stato un ritorno al fascismo”, per il politicamente corretto chi ha votato LEGA è “un popolo ignorante che non ha nemmeno il diploma di terza media” e non sono mancati alcuni che hanno affermato addirittura che “il suffragio universale va rivalutato”. Ma il voto alla LEGA non viene affatto da un popolo ignorante, viene da popolo che è stato ascoltato nelle piazze di tutta Italia, da persone che hanno bisogno di sapere che i propri figli avranno la possibilità di trovare un lavoro. Sull’immigrazione la maggior parte degli italiani è d’accordo con il Ministro degli Interni e, dopo il ‘4 Marzo’, vedere un politico mantenere la parola data in campagna elettorale è stata una liberazione per la popolazione. Ma per la sinistra il problema è sempre quello: il ‘fascismo’ e gli ‘immigrati’ allontanandosi così una volta per tutte dalle periferie, dagli operai e dalle famiglie per una ‘’…lotta per i capricci individualistici di consumo delle classi dominanti’’ proprio come afferma il noto filosofo e saggista italiano Diego Fusaro. Quindi, cari elettori cattolici, non è peccato aver votato quel ‘mostro’ di Matteo Salvini o quella ‘sovranista’ di Giorgia Meloni; è bene dire, però, che la nostra salvezza, la salvezza dell’Italia e quella del mondo intero non viene dai politici, non viene da nessun partito. La nostra salvezza viene da un fatto storico avvenuto 2000 anni fa in una grotta di Betlemme, dove Dio si è fatto carne. La salvezza viene solo da Lui, da Gesù Cristo, ed è questo che dobbiamo portare ai nostri rappresentanti. Noi siamo la Chiesa, la luce del mondo, dobbiamo testimoniare ai nostri politici che ‘’Le forze che cambiano la storia sono le stesse forze che cambiano il cuore dell’uomo.”
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