Articolo di Leonardo Frascaria
E’ risaputo che ormai avere certe visioni nel mondo moderno, specie quelle inerenti ai temi etici e quelli legati alla famiglia, significa essere nostalgici di un certo Partito Nazionale Fascista. Con l’avvicinarsi della discussione in aula del DDL Zan-Scalfarotto, è partita la ‘’Caccia al fascista vile traditor…’’ da parte di questa sinistra moderna e progressista che ha perso ogni ordine e ideale. Ma quando vi punteranno contro una bandiera arcobaleno intimidandovi di stare zitti e dandovi dei fascisti, voi risponderete come Mario Brega in ‘’Un sacco bello’’
Se il DDL venisse approvato forse la stessa sinistra dovrà bollare come "omofobica" anche parte della sua storia, a partire da quei manifesti che quel Partito Comunista Italiano diffondeva con slogan ‘’Difendiamo la famiglia’’ e con la raffigurazione sullo sfondo di quella che oggi verrebbe definita una “famiglia bigenitoriale eterosessuale”.
Occhio però a non difendere l’indifendibile. L'intellettuale fedele marxista odia ogni tipo di legame e tra questi anche la famiglia, poiché comporta dipendenza e per ‘’l’uomo nuovo’’ non deve esserci dipendenza. Fatta eccezione per queste minoranze intellettuali, però, il Comunista del Popolo, l’operaio o il contadino comunista degli anni ’50 o ’60 sapeva cosa significasse realmente famiglia e soprattutto essere libero di esprimere un proprio pensiero senza recare addosso l'etichetta "fascista".
La legge, che sarà discussa alla camera a Luglio, non è nient’altro che il risultato di questo radicale cambiamento della sinistra che ha perso la sua battaglia nelle lotte sociali e adesso tenta di prevalere sul piano civile. Perché questa legge non è necessaria? E perché non può passare? Questa legge non è necessaria in quanto il nostro ordinamento giuridico tutela già tutti gli individui da qualsiasi forma di discriminazione ed odio, anche se non letteralmente contenuta nel codice penale. Da almeno 15 anni ci sono state numerose sentenze a tutela delle persone omosessuali ( vedi sentenza n.2353 del Tar Catania o sentenza n.10248 della Cassazione). Non può passare perchè questa legge rischia di limitare di fatto la libertà personale, le scelte educative, il modo di pensare e di essere, l’esercizio della critica e del dissenso. Tuttavia alcuni sottolineano che il progetto non punisce la “propaganda” delle idee, ma solo l’istigazione a commettere atti di discriminazione e la commissione di tali atti. Ma in cosa consistono questi atti di discriminazione? Il testo della legge è assai ambiguo e viola così il principio di tipicità del reato, cioè l’individuo deve essere a conoscenza del fatto da non commettere. Chiediamoci: se io affermo che la famiglia naturale è composta da un uomo ed una donna e lo affermo pubblicamente poiché la Costituzione nell’Art.21 mi consente di manifestare liberamente il mio pensiero anche sotto forma di propaganda, cosa mi può succedere? Con l’introduzione di tale legge potrei benissimo essere denunciato per omofobia ed istigazione all’odio di una persona omosessuale. Di conseguenza ci sono anche altri fatti che potrebbero costituire reato quali: rifiutare l’educazione gender nelle scuole, invitare il parlamento a non concedere il diritto di acquistare i bambini provenienti dall’utero in affitto né adottarli per una coppia omosessuale ecc.
Sia chiaro, non stiamo dicendo che gli omosessuali non vanno difesi, al contrario proprio come afferma il comunicato della Presidenza della CEI ‘’Le discriminazioni – comprese quelle basate sull’orientamento sessuale – costituiscono una violazione della dignità umana, che – in quanto tale – deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. Trattamenti pregiudizievoli, minacce, aggressioni, lesioni, atti di bullismo, stalking… sono altrettante forme di attentato alla sacralità della vita umana e vanno perciò contrastate senza mezzi termini’’. Ma cosa significa difendere la dignità umana? Vuol dire difendere l’individuo senza ridurlo a qualche cosa (in questo caso l’omosessualità) ma in quanto creatura ad immagine di Dio e vertice del creato. Queste leggi si promettono di tutelare gli omosessuali ma sono le prime che discriminano la loro condizione, poiché li riducono al semplice loro essere omosessuale senza accorgersi che sono altro, sono qualcosa di più grande. Vi dirò di più la Chiesa Cattolica da uno sguardo più completo al mondo dell’omosessualità ed è l’unica che protegge queste persone con uno sguardo materno. L’allora Joseph Ratzinger, scriveva nella Lettera per la cura pastorale delle persone omosessuali (1986) : «Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile...» e invitava tutti i vescovi a prendersene cura attraverso «la collaborazione delle scienze psicologiche, sociologiche e mediche, sempre mantenendosi in piena fedeltà alla dottrina della Chiesa». Approfitto di quest’ultimo punto per ribadire, a chi ritiene che i cattolici siano omofobi, che la Chiesa non condanna le persone omosessuali (anzi cerca di starle vicino e mostrargli la Verità) ma l’atto omosessuale che è per natura sbagliato e spinge sempre di più oggi l’uomo ad una vita di trasgressione e di peccato. Diffidate delle comunità LGBT, esse non hanno a cuore la felicità e la libertà di una persona omosessuale, ma il loro sporco potere. Vogliono imporre la loro ideologia a tutti, proprio come si fa negli stati totalitari
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