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CAPITOL HILL, UN'AMERICANATA CHE INSEGNA | Aficionados

Aggiornamento: 9 gen 2021

Articolo di Leonardo Frascaria



L’assalto a Capitol Hill è una delle più grandi americanate del nuovo millennio; ma non dimentichiamo quel che è successo, perché sarà la causa di grandi cambiamenti nel futuro. I media mainstream hanno dettato già una linea, il popolo americano ne ha dettato un’altra.


Ci sarebbe tanto da dire su quanto accaduto, anche solo a partire dal fatto che sembra quasi più facile invadere il Campidoglio americano che uno stadio mentre si disputa un derby. Nonostante le forze di polizia americane siano le più dure e preparate al mondo, sembra che a proteggere la sede della più grande democrazia mondiale ci fossero agenti del calibro di Carlo Verdone ed Enrico Montesano in “I due carabinieri’’. Tuttavia i media occidentali non hanno perso tempo a mostrare le foto degli scalmanati vestiti in modo stravagante [vedi Jake Angeli] che con violenza hanno fatto irruzione nella sala del congresso, generalizzando ed etichettando i sostenitori Pro-Trump come violenti, aggressivi, ignoranti, avversi all’ordine democratico ed irrispettosi delle sedi istituzionali. Ma stando alla foto della folla oceanica che si è riversata nelle strade americane nei pressi di Washington DC lo scorso 6 gennaio, notiamo che non si tratta di una semplice protesta a favore dell’uscente presidente, ma è la voce di un popolo che insorge contro qualcosa che ormai da anni lo attanaglia: il sistema attualmente vigente. Un sistema fatto da media, giornalisti, talk show, pronti a dare una visione ideologica di quel che accade, trascurando le reali problematiche della società. Lo stesso sistema che è sempre pronto a censurare la libertà di espressione in nome del politicamente corretto. Il popolo insorge contro la carneficina attuata dalle grandi multinazionali che stanno uccidendo migliaia di piccole e medie imprese. Non c’è quindi da meravigliarsi per tutto quello che è successo: come può un popolo non insorgere contro chi lo ha bollato come razzista, fascista, ignorante, xenofobo, omofobo ecc…? È a questo popolo, sempre più preda di questo sistema, che Donald Trump ha dato voce in questi anni. Non sappiamo con certezza cosa succederà ora, tuttavia dagli USA arriva un messaggio abbastanza chiaro, chi non lo recepisce è per obbedienza al sistema stesso o per ingenuità: il mondo è profondamente diviso tra furia ideologica e realtà, tra coloro che ritengono di sapere cos’è giusto per la società – pur stando al servizio di quelle organizzazioni sovrannazionali che quotidianamente sputano sugli indifesi e che hanno come principio ispiratore il denaro – e coloro invece che ancora credono nella libertà, nella difesa della propria patria, e nel servizio della persona umana. Prepariamoci quindi ad essere censurati, ad essere esclusi dalla vita sociale, ad essere additati come fascisti, razzisti e tanto quello che va di moda in certi ambienti. La guerra è appena iniziata, ma Qualcuno lassù non abbandona i suoi figli nella tempesta.

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