Tempore Famis
Il Blog dell'Associazione Studentesca Aficionados
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«Tempore famis» è la scritta in latino scolpita nel secondo capitello della navata di sinistra della Pieve di Romena (Fiesole). I costruttori vollero inciderla per tramandare ai posteri un messaggio importante: dai tempi di fragilità e sofferenza possono nascere spazi e opere di autenticità e bellezza. Nonostante la grande povertà ed i periodi di carestia e pestilenze, gli uomini si lanciavano nella costruzione di cattedrali perché ricordava loro l'Ideale per il quale si vive, certi che probabilmente non avrebbero mai visto la cattedrale completata visti i tempi di costruzione. Il nostro blog si rinnova e definisce la sua nuova missione: in un mondo in cui la ragione sembra sempre più annichilita e l’avvenimento cristiano non è più criterio di giudizio del reale, ci lanciamo nell’avventura di proporre giudizi su quanto accade nel mondo a partire dall’esperienza che ci ha cambiato la vita e che quotidianamente ci ricorda il motivo per cui studiamo, lavoriamo e affrontiamo tutte le circostanze. Proprio come i costruttori del Medioevo, siamo certi che probabilmente non vedremo quel cambiamento che desideriamo, ma ogni nostra parola equivale a far memoria di quell'avvenimento imprevisto che ci ha cambiato la vita.
I NOSTRI ARTICOLI
PUNTA AL VERO!
TU PER COSA VIVI? 10/05/2023 con Davide Rondoni presso l'Università degli Studi di Foggia
I migliori articoli della settimana per orientare il mirino della ragione verso la verità
IL TIME
QUELLO DEGLI UOMINI LIBERI
«In verità, fin dagli inizi della nostra esperienza, abbiamo imparato che il tempo delle vacanze non è un tempo in cui svuotarsi, ma al contrario un tempo in cui riempirsi, con l’opportunità di andare più a fondo di quello che si vive. Don Luigi Giussani amava definirlo «Tempo della Libertà» proprio perché è in quel periodo che emerge in noi quello che ci sta più a cuore. E’ durante il tempo libero che noi scegliamo cosa vogliamo veramente.»
Disponibile online la prima parte del dossier sulla nostra estate!
LIBRO DEL MESE (NOVEMBRE 2023)
Un libretto per questi drammatici tempi, una provocazione per la vita dei cristiani. Scritto su commissione, «La Rocca» fu rappresentato nel '34 allo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di una parrocchia nei sobborghi di Londra. Eliot, già consacrato alla critica come uno dei nuovi maestri del Novecento, rischiò la reputazione per queste pagine insolite. In questi Cori da "La Rocca" T.S. Eliot propone, con la sua tipica mescolanza di ironia e di alta drammaticità, un testo di grande impatto emotivo. A tema la desolazione della vita senza significato e il destino della Chiesa nel mondo, scrutati con la sensibilità e l'intelligenza del poeta fedele che non risparmia alla sua epoca e a se stesso interrogativi e smitizzazioni. L'opera è presentata, per la prima volta, da Piero Bigongiari, uno dei maggiori poeti italiani, e commentata con una guida alla lettura che ne evidenzia le provocazioni e la rende accessibile a tutti.